FUORISALONE 2023

FUORISALONE 2023

FUORISALONE 2023

Nei giorni della Design Week 2023 Galleria Luisa Delle Piane presenta due nuove edizioni progettate da Gaetano Pesce ed Andrea Branzi.

Fog drops è il nuovo progetto dell’Architetto Andrea Branzi che consolida e conferma la collaborazione di lunga data con Galleria Luisa Delle Piane. Quattro lampade a sospensione pezzi unici disegnate e realizzate dallo Studio Branzi e presentate per la prima volta durante il Fuori Salone 2023. Realizzate con un intervento manuale di Andrea Branzi su fogli di carta giapponese e applicati ad una struttura metallica che integra una lampada disegnata dall’Architetto nel 2003.

“Battezzata” con il suo stesso nome, Gaetana Lamp è il nuovo progetto dell’Architetto Gaetano Pesce, realizzato in esclusiva per Galleria Luisa Delle Piane e prodotto nel workshop di NYC.
Viene presentata per la prima volta durante il Fuori Salone 2023 insieme alla mostra dedicata alle pelli industriali intitolata “È bello continuare” inaugurata a Novembre 2022. Nella mostra verranno inoltre esposti tre esempi di lampade storiche disegnate e realizzate dall’Architetto Pesce: Osso Lamp (1989), Spaghetti Lamp (1990) e Quadrata a Muro Lamp (1994).

MIART 2023

MIART 2023

MIART 2023

Per l’edizione 20223 di Miart Galleria Luisa Delle Piane mette in dialogo il lavoro di tre designers lo studio B.B.P.R. , Peter Shire e Andrea Branzi.

Un grande armadio da camera progettato per un appartamento privato nel 1938, quattro lampade Euterpe prodotte da Artemide nel 1962 ed uno scrittoio della serie Arco prodotto da Olivetti nel 1963 rappresentano esempi del lavoro dello studio B.B.P.R.

Un ampio espositore verde divide lo stand ed ospita una selezione di ceramiche che Peter Shire ha realizzato nello studio di Los Angeles tra il 2003 ed il 2023. Il tema della teiera è qui analizzato ed espresso in forme libere di ceramica smaltata e decorata.

La collezione “Inclusioni” realizzata nel 2022 da Andrea Branzi ed edita da Galleria Luisa Delle Piane è composta da quattro pezzi unici, tre étagère ed una panca realizzati con l’utilizzo di travi secolari che conferiscono l’irrepetibilità e l’unicità del pezzo. La trasparenza cristallina del Plexiglas, enfatizzata dalla sospensione al suo interno di piccoli elementi colorati o da una sfumatura di colore, viene messa in relazione con la matericità e l’opacità del legno.

 

GAETANO PESCE E’ BELLO CONTINUARE

GAETANO PESCE E’ BELLO CONTINUARE

GAETANO PESCE E’ BELLO CONTINUARE

“Circa trenta anni fa cominciai a fare dei disegni, non più su carta, ma con resina su resina. Quello fu il tempo in cui iniziavo a pensare che la carta, quale supporto del disegno, era, nella più parte dei casi, obsoleta. In altre parole, la carta, o la tela, come supporto del disegno o della pittura, appartiene a altri tempi. Per questo cominciai a sperimentare la resina poliuretanica come supporto delle mie rappresentazioni (e per i soggetti stessi). Le prime “Pelli” sono dei primi anni novanta e da allora non sono state alterate dal tempo. Molte sono in collezioni in giro per il mondo, e alcune, anche le più recenti, con mia soddisfazione, sono esposte a Milano nella Galleria Luisa Delle Piane”

Gaetano Pesce, New York, Ottobre 2022.

Correva l’anno 1997 quando Luisa Delle Piane incontrò l’Architetto Gaetano Pesce e affascinata dal suo modo di utilizzare le resine decise di presentare per il Salone del Mobile del 1998 la mostra “Pelli Industriali”. Per la prima volta Gaetano Pesce esponeva disegni montati a muro realizzati con la resina e soprannominati “pelli” per la loro lucentezza e flessibilità. Queste pelli furono realizzate da Gaetano Pesce per provare un materiale mai testato prima in questo tipo di applicazione, e ben presto l’Architetto si rese conto di utilizzare le resine nel modo in cui altri avevano utilizzato per secoli la carta, imparando a disegnare con un materiale completamente nuovo e individuando così un ponte tra passato e futuro. Le “pelli” possono essere viste come ritratti, mappe, paesaggi o ogni tipo di iconografia esistente sin dai tempi dell’affresco e delle vetrate policrome, ma nelle quali è importante comprendere la ricerca della loro contemporaneità e l’emergenza di comunicare un messaggio. Da allora l’architetto Gaetano Pesce non si è mai fermato, conducendo una continua ricerca sui materiali originali, sulle forme e sulle tecniche di costruzione che possono adeguatamente esprimere il tenore di vita della fine del ventesimo secolo e dell’inizio del ventunesimo, il consumismo, l’urbanità, la facilità di accesso all’informazione e quant’altro, incoraggiando allo stesso tempo i valori umanistici per il futuro.

Dopo 25 anni dal loro primo incontro e 24 anni dalla mostra “pelli industriali” Luisa Delle Piane e Gaetano Pesce si ritrovano a Milano con il desiderio di condividere nuovamente il loro entusiasmo nel promuovere l’arte e il design, da qui il titolo “è bello continuare” mostra che inaugurerà il 17 Novembre 2022 presso la Galleria Luisa Delle Piane. In mostra 12 “pelli industriali” realizzate dal 1995 ad oggi, tra queste “fish skin” inedita e mai esposta prima .

Il lavoro dell’Architetto Gaetano Pesce è ricco di colori e caratterizzato da una miscela improbabile di praticità e utopia , elementi che hanno conquistato i più importanti musei al mondo che hanno acquisito  le sue opere nelle collezioni permanenti, tra questi The Museum of Modern Art e The Metropolitan Museum of Art di New York City, il San Francisco Museum of Art, il Victoria e Albert Museum di Londra, il Musee des Arts Decoratifs e il Centre Geoges Pompidou di Parigi, nel 2016 la pelle “Ritratto di quello che non guarda (o almeno così sembra)” è entrata a far parte della collezione dei ritratti del Corridoio Vasariano (Firenze).

FUORISALONE 2022

FUORISALONE 2022

FUORISALONE 2022

Durante l’edizione 2022 del Salone Del Mobile, Galleria Luisa Delle Piane presenta tre progetti inediti di Andrea Branzi, Giovanni De Francesco e Zanellato/Bortotto. 

Il titolo “Inclusioni” preannuncia l’interazione dei materiali protagonisti del progetto di Andrea Branzi. La trasparenza cristallina del Plexiglas, enfatizzata dalla sospensione al suo interno di piccoli elementi colorati o da una sfumatura di colore, viene messa in relazione con la matericità e l’opacità del legno. La collezione si compone di quattro pezzi unici, tre étagère ed una panca, disegnati dall’architetto Andrea Branzi e realizzati con l’utilizzo di travi secolari che conferiscono l’irreperibilità e l’unicità del pezzo. Nella collezione “Inclusioni” la poeticità di Andrea Branzi esprime tematiche estremamente contemporanee e necessarie al giorno d’oggi.

Le otto opere da cui si sviluppa il progetto He Lost Control di Giovanni De Francesco sono realizzate immergendo un vaso vintage di ceramica iridescente all’interno di un volume geometrico di gesso colorato. Questa unione determina la perdita della funzione del vaso e la scomparsa parziale della sua forma. La nuova scultura si rispecchia nella propria riproduzione fotografica in scala 1:1 che ne restituisce una nuova  visione, che in alcuni casi l’artista ha affidato alla libera interpretazione dei fotografi Francesco Merlini, Delfino Sisto Legnani e Luca Santiago Mora. Con lo stesso principio di creare nuove relazioni, nell’installazione i supporti sui quali vengono esposte le sculture sono otto tavoli disegnati dallo studio B.B.P.R. negli anni 60 per Olivetti che suggeriscono una dimensione quotidiana a cui le opere spesso sono destinate. 

Ad Astra trae ispirazione dalla simbologia delle costellazioni dei segni zodiacali, dando vita ad una famiglia di dodici elementi (ognunocorrispondente ad un segno zodiacale) su scala diversa, che rievocano l’immaginario di architetture celesti da sempre custodi di simboli e conoscenze astronomiche. Le costellazioni sono la proiezione lineare di stelle prospetticamente vicine: negli arredi della collezione Ad Astra questo disegno astrale si materializza tramite l’uso della tecnica di estrusione della ceramica che viene utilizzata per ricongiungere idealmente i punti luminosi tramutandoli in elementi tridimensionali. L’utilizzo della trafilatura da parte dei ceramisti Terrapintada nella collezione Ad Astra è la prima applicazione di questa tecnica su grandi dimensioni, dove la ceramica acquisisce un forte segno grafico e materico, valorizzato in alcuni pezzi dallo smalto lucido, e in altri estremizzato con l’uso dell’impasto refrattario lasciato allo stato naturale.

MIART 2022

MIART 2022

MIART 2022

In occasione di MiArt 2022 Galleria Luisa Delle Piane mette in dialogo il lavoro progettuale di tre designer: Alessandro Mendini, Gaetano Pesce e Matteo Pellegrino.

La collezione I tre Primitivi progettata da Alessandro Mendini e realizzata da ALPI nel 2018 si compone di tre mobili contenitori, dalle forme scultoree, rivestiti in ALPI wood Pointilisme, materiale progettato dallo stesso Mendini. Ogni mobile è realizzato in edizione limitata di tre esemplari.

Il percorso progettuale di Gaetano Pesce è rappresentato attraverso una selezione di pezzi, alcuni realizzati in edizione limitata come la lampada Osso realizzata in 10 esemplari, ed altri prodotti in collaborazione con aziende italiane tra cui Bernini, Meritalia e Zerodisegno.

Con il progetto Souvenir, presentato per la prima volta al pubblico in questa occasione, Matteo Pellegrino approfondisce la sua ricerca sullo sviluppo e l’utilizzo di resine, schiume poliuretaniche e siliconi, questa volta utilizzati come medium per legare insieme frammenti di roccia Carparo, dando vita ad una collezione di vasi e contenitori dalle forme primitive.

 

NOMAD ST MORITZ 2022

NOMAD ST MORITZ 2022

NOMAD ST MORITZ 2022

Galleria Luisa Delle Piane in occasione di questa edizione di Nomad St Moritz presenta una selezione di arredi storici e contemporanei.
Particolare risalto è stato dato al lavoro di Ettore Sottsass con vari esempi del suo pensiero creativo come la Cassettiera Bastonio progettata per Poltronova, i Totem in ceramica realizzati in edizione limitata da Bitossi, Il lampadario Lampros per Stilnovo, la consolle Review Revolution, il Tavolino Omino, pezzo unico per Design Gallery e la veilleuse in vetro Solo. Di Nanda Vigo il Cronotopo, produzione Driade 1971 e la lampada Goldengate, Arredoluce 1970, che illumina tre ceramiche di Fausto Melotti. Le due lampade con struttura a gabbia fanno parte della collezione Ossi di Seppia, realizzata da Andrea Branzi ed editate dalla Galleria in edizione unica. Sul camino l’opera Caverna realizzata da Giovanni De Francesco appositamente per questa edizione di Nomad.