MIART 2021

MIART 2021

MIART 2021

ANDREA BRANZI
In occasione dell’edizione di Miart 2021 “Ossi di Seppia”, inedito progetto dell’architetto Andrea Branzi (Firenze, 1938). Sette strutture luminose, pezzi unici, racchiudono i segni distintivi del linguaggio poetico dell’architetto. Contrappesi, ganci, carte, piattelli e bastoni in bamboo si muovono all’interno di una griglia metallica, racchiudendoli in quello che può sembrare un piccolo paesaggio domestico.

“Ossi di seppia, lampade fragili; un design provvisorio e luminoso. Palloncini galleggiano tra gabbie e cartocci delicati come lanterne cinesi o meduse. L’illuminotecnica diventa una festa dedicata e variopinta che entra come farfalle dentro al nostro habitat. La tecnologia diventa provvisoria ed evanescente come lucciole d’estate.”

– Andrea Branzi, gennaio 2020

GINO MAGGIONI
Luigi “Gino” Maggioni (1898 – 1955) è stato un architetto italiano noto per il suo importante contributo nell’ambito dell’architettura di interni e dell’arredamento.
A partire dal 1925, su commissione di Gaetano Borsani, dà un’impronta nuova e internazionale all’Atelier di Varedo: il design dei suoi prodotti si impone ad una modernità orientata alla valorizzazione dell’impianto geometrico, alla semplificazione dell’apparato decorativo e dell’intaglio, nonché alla sperimentazione di una modularità compositiva dei volumi. Dal 1926 al 1928 l’architetto sviluppa con costanza di metodo fasce decorative dai motivi astratti, i cui cerchi e volute si delineano sulle superfici di ante e pannelli assieme a fastose bordure. L’armadio, la cassettiera e la toilette esposti a questa edizione di Miart 2021 sono esemplificativi di questaproduzione. Il giovane Osvaldo Borsani verrà profondamente ispirato dall’atmosfera culturale e di innovazione di quegli anni.

NANDA VIGO
L’esposizione presso Miart 2021 prevede una selezione di arredi disegnati a partire dagli anni ’70 dalla celebre designer, artista e architetto Nanda Vigo (1936 – 2020). Lo specchio, il cromo, il vetro e la fonte luminosa a neon sono elementi che caratterizzano e accomunano i prodotti in mostra, iconiche produzioni che esaltano quello che è stato l’eclettico immaginario creativo dell’architettoVigo. Unica opera a parete è “Genesis” (2005), che affiancandosi alla lampada “Goldengate” (1970) e ad una selezione di complementi d’arredo, esalta con una particolare cromaticità ed effetti di luce l’incredibile sensibilità artistica con cui viene ricordata l’autrice.

 

FUORISALONE 2021 – QUASI VUOTO

FUORISALONE 2021 – QUASI VUOTO

FUORISALONE 2021 – QUASI VUOTO

Il vuoto è un corpo, non un’assenza.
 E’ un corpo dalle infinite possibilità tra cui, la principale, quella di essere mutevole, nello spazio.
 E’ un corpo che può contenere un altro corpo.
 E’ un corpo che può arrivare a coincidere fisicamente con il suo opposto ed esserne così in comunione.
Il vuoto ha bisogno di un limite per essere percepito altrimenti è solo spazio, senza qualità. Il limite è ciò che definisce il vuoto
 e allo stesso tempo lo rende visibile.
 II limite mostra l’invisibile,
 senza farne parte e allo stesso tempo
 è assolutamente necessario, vitale.

Davide Pizzigoni

Lavori dell’Autore di vario formato occupano lo spazio della Galleria in un susseguirsi di pieni e di vuoti. Le opere non sono concluse in se stesse e nelle loro forme, bensì continuano nel luogo che rivelano attraverso il proprio corpo; sono costituite da una parte solida, quella della materia con cui sono realizzate e di una parte eterea che è il vuoto, lo spazio vuoto. Vedere ciò che sta tra le cose, andare oltre lo sguardo e vedere con la mente ciò che è apparentemente invisibile è l’invito che Davide Pizzigoni e Luisa Delle Piane vogliono fare con questa mostra.